L’annullamento del bando di gara e la legittimazione al ricorso per ottemperanza

Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 8171 dell’11 ottobre 2024, ha stabilito che l’annullamento di uno o più lotti di una gara suddivisa in lotti determina l’annullamento di tutta la procedura, qualora il vizio accertato riguardi l’intero procedimento. Inoltre, ha ribadito che solo le parti cui è stata accolta la domanda nel giudizio di cognizione sono legittimate a proporre ricorso per ottemperanza, in quanto strumento per ottenere l’esecuzione di una sentenza rimasta ineseguita.

Concessione di aree demaniali marittime: il TAR conferma la legittimità della selezione per licitazione privata

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Friuli Venezia Giulia, con la sentenza n. 333 del 2024, ha respinto il ricorso di un operatore economico contro la concessione di aree demaniali marittime all’interno di un comprensorio portuale, giudicando legittima la procedura di selezione seguita dall’amministrazione portuale. Il TAR ha sottolineato l’ampia discrezionalità dell’amministrazione nella valutazione delle proposte concorrenti, confermando la correttezza dei criteri adottati per garantire l’interesse pubblico e la sostenibilità economica del Piano Economico Finanziario.

Principi regolatori dell’informativa antimafia e sua funzione preventiva

La sentenza n. 8675 del 31 ottobre 2024 del Consiglio di Stato chiarisce i principi relativi all’emissione dell’informativa antimafia, confermando la sua funzione cautelare e preventiva. Il Collegio sottolinea che tale informativa non necessita della prova certa di infiltrazioni mafiose, ma può essere emessa sulla base di indizi gravi e concordanti, che rendano plausibile il pericolo di condizionamento mafioso. L’informativa ha lo scopo di prevenire danni potenziali, non di sanzionare comportamenti illeciti, e si fonda su un accertamento probabilistico, mirando a evitare che le attività imprenditoriali possano agevolare indirettamente organizzazioni criminali.

Rinnovo attestazione SOA e validità delle comunicazioni informali

Il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 8534 del 2024, ha chiarito che l’iniziativa dell’operatore economico nel rinnovare l’attestazione SOA, anche tramite e-mail ordinarie, può comprovare la diligenza necessaria per mantenere la continuità del requisito di qualificazione. L’impresa, esclusa da una procedura negoziata per mancato rinnovo dell’attestazione, ha dimostrato di aver richiesto il rinnovo entro i termini stabiliti, anche se la formalizzazione del contratto con l’organismo di attestazione è avvenuta successivamente.

Revoca aggiudicazione per falsa dichiarazione in gara pubblica

Il T.A.R. per la Sicilia, con la sentenza n. 3591 del 2024, ha confermato la legittimità della revoca di una proposta di aggiudicazione per l’affidamento in concessione di beni immobili demaniali, motivata dalla falsa dichiarazione del concorrente riguardo l’assenza di precedenti penali. La normativa di gara richiedeva l’assenza di condanne penali come requisito, ma è emerso che il concorrente aveva omesso di dichiarare un decreto penale di condanna. Il Tribunale ha ritenuto sufficiente riscontrare la non veridicità della dichiarazione, senza la necessità di una valutazione dettagliata sull’affidabilità complessiva del concorrente, giustificando la revoca con la necessità di garantire l’integrità e la trasparenza delle procedure di gara.

Il TAR Lazio accoglie il ricorso contro il silenzio-inadempimento del Comune sulla proroga della concessione demaniale marittima

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio ha accolto il ricorso di una società contro il silenzio-inadempimento del Comune in relazione alla richiesta di rideterminazione del canone e proroga di una concessione demaniale marittima. Respinta l’eccezione di difetto di giurisdizione, il TAR ha stabilito che la controversia rientra nella giurisdizione amministrativa, imponendo all’amministrazione di rispondere formalmente alla domanda della società entro 30 giorni.